Negli ultimi 20 anni il consumo di acqua in bottiglie di plastica è cresciuto vertiginosamente!  Nella classifica mondiale l’Italia è al terzo posto.

Questo comporta un altissimo inquinamento ambientale dovuto alla plastica dispersa nei corsi d’acqua, al consumo di CO2 per la produzione delle bottiglie, alla distribuzione che avviene per l’85% su gomma. Stiamo superando ogni limite.

La città di San Francisco ha già preso provvedimenti bandendo le bottiglie di plastica. Dobbiamo, nel nostro piccolo, iniziare a dare il nostro contributo.

Qualche anno fa, nella zona in cui vivo, si è scoperto un disastro ambientale che ha interessato tre provincie. Un azienda sversava sostanze altamente inquinanti e dannose che sono entrate nelle falde acquifere e in acquedotto (purtroppo non esistono filtri contro questo tipo di sostanze). Per questo motivo ho iniziato ad acquistare solo acqua confezionata pensando fosse più sana. Mi sono informata e ho scoperto che la bottiglia di plastica rilascia, ai liquidi contenuti, sostanze e tossine dannose. Questo spesso è dovuto alla mal conservazione delle bottiglie e hai tempi lunghi di deposito nei magazzini.

Quindi oltre ad ingerire acqua non buona la mia famiglia produceva una quantità esagerata di plastica.

In zona c’erano voci discordanti sulla qualità buona o meno dell’acqua del nostro acquedotto. Per togliermi ogni dubbio ho fatto privatamente analizzare l’acqua. Risultato, nessuna presenza di queste sostanze.

Ecco quindi la soluzione per ridurre le bottiglie di plastica prodotte dalla mia famiglia.

Prima di tutto mi sono quindi assicurata che l’acqua del nostro acquedotto fosse effettivamente potabile.

Filtraggio dell’acqua attraverso la caraffa Brita per ridurre la durezza, i metalli e il cloro presenti nell’acqua. L’acqua filtrata risulta buona e l’azienda produttrice ha un programma di riciclaggio per i filtri esausti. In alternativa esistono piccoli impianti domestici di filtraggio. Per esempio è possibile applicare dei filtri direttamente al miscelatore oppure potresti acquistare “l’acqua del sindaco” nelle casette comunali. La mia scelta deriva dal fatto che la caraffa era già in casa.

Due bottiglie in vetro con chiusura ermetica per tenere l’acqua già filtrata in frigorifero;

Due bottiglie in acciaio inox (una da un litro e l’altra da 750 ml) per trasportare l’acqua filtrata fuori casa. Comoda in ufficio ma anche da tenere a portata di mano durante la stagione calda.

Come scegliere la giusta bottiglia in acciaio inox? Ho ritenuto importate che:

  • fosse coibentata in modo da mantenere il più possibile la temperatura dei liquidi (caldi o freddi);
  • il tappo fosse in acciaio inox (in modo che i liquidi non siano in alcun modo a contatto con plastica);
  • avesse la bocca larga, più facile da pulire ed è possibile inserire cubetti di ghiaccio o fette di frutta per aromatizzare l’acqua;
  • personalizzata. Hai capito qual’è quella che uso io? 🙂

VANTAGGI DI QUESTA SOLUZIONE:

  • riduzione di plastica e rifiuti;
  • contribuisco alla riduzione della produzione di CO2;
  • risparmio economico per la mia famiglia.

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